I driver del rally dei prezzi energetici
Dopo più di un anno dai primi casi Covid, i consumi sono tornati ai livelli pre-pandemia. In particolare da consuntivo, la domanda power e gas Italia nel mese di marzo ha superato i livelli del 2019.
Rispetto a gennaio 2020 i consumi gas sono passati da -3,6% (gennaio21) a +8% nel mese di marzo e +5% ad aprile. La tendenza che notiamo sia sul gas che sul power è che marzo 2021 ha superato i valori del 2019 seguito da valori di aprile inferiori a quelli registrati a marzo. Nel dettaglio marzo21 ha superato dell’8,8% i consumi del 2020 e di 6,5% i consumi del 2019. Ad aprile i consumi si sono attestati 5,8% punti percentuali sopra quelli del 2020 e 6,7% sopra quelli di aprile 2019.
Il power invece è passato da -3,3% di gennaio21 a +10,1% di marzo fino a +17,7% di aprile. Come per il gas, anche i consumi power di marzo 2021 risultano maggiori (0,7%) rispetto al 2019.
Oltre ai consumi nell’ultimo trimestre sono aumentati anche i prezzi. Quali fattori hanno impattato sulla variazione degli stessi e con quale peso?
Partendo dai consumi notiamo un’evidente correlazione tra questi e i prezzi sia power che gas, in particolar modo nel periodo del primo lockdown e a inizio 2019. Invece tra marzo e aprile 2021 tale correlazione si interrompe con un evidente discordanza tra consumi di aprile che decrescono e i prezzi che aumentano verticalmente. Invece tra marzo e aprile 2021 tale correlazione si interrompe con un evidente discordanza tra consumi di aprile che decrescono e i prezzi che aumentano verticalmente.
Quanto hanno pesato le rinnovabili?
Consideriamo le rinnovabili come somma di solare, eolico e idroelettrico e consideriamo i primi trimestri degli ultimi 2 anni. All’incremento dei prezzi di inizio 2021 visto precedentemente non corrisponde una notevole diminuzione dell’apporto di rinnovabile in Italia, che quest’anno risulta leggermente inferiore solo a febbraio. Su marzo invece si è registrato un maggiore contributo e su aprile un livello analogo: in entrambi i mesi i prezzi gas e power sono comunque schizzati verso l’alto. Quindi il ridotto apporto di rinnovabili ha pesato ma in piccola parte.
Ciò che ha davvero inciso in modo significativo rispetto ai precedenti 2 anni è il prezzo dei certificati d’emissione, il cui impatto risulta essere maggiore sul mercato power.
Nella tabella riassuntiva compariamo i primi 4 mesi degli ultimi 2 anni. Nel mese di aprile notiamo la differenza maggiore tra il 2019 e il 2021: il prezzo power è 15,9 €/MWh più alto rispetto a quello dell’analogo periodo 2019. L’impennata del prezzo non è giustificata da una corrispondente variazione delle rinnovabili, né dei consumi, che risultano più bassi. La grande differenza si nota nella colonna della CO2 che lo scorso mese è quasi 19 €/T più alta rispetto ai valori del 2019. Questo è il peso maggiore che giustifica l’entità dell’aumento.